Linee guida per la stesura della Tesi di Laurea

STRUTTURA DELLA TESI DI LAUREA

  1. Frontespizio
  2. Indice
  3. Introduzione: è il capitolo dedicato all'introduzione dell'argomento oggetto dello studio, che deve essere esposto in modo chiaro ed esplicito. Deve riportare in modo ordinato le evidenze già dimostrate negli studi precedenti e citare le conclusioni degli autori e permettere di comprendere il dibattito culturale precedente la tesi. Deve contenere le motivazioni che rendono rilevante l'argomento oggetto della tesi. Nell'introduzione si deve esporre in modo conciso e chiaro, partendo dai dati bibliografici più pertinenti, le ragioni che hanno mosso la ricerca e i fini che questa si è proposta, cioè lo Scopo dello studio. Dopo la revisione della letteratura, è bene definire quali sono le domande che l'autore si è posto nell'intraprendere il progetto di ricerca; non devono essere anticipati dati o conclusioni. Lo scopo dello studio dovrebbe avere uno dei seguenti obiettivi: revisionare la letteratura, replicare i risultati di precedenti studi già pubblicati, rispondere a nuovi quesiti irrisolti o già presenti in letteratura, lanciare nuovi quesiti o nuove prospettive.
  4. Materiali e Metodi: è un capitolo asciutto e sistematico, deve fare riferimento al disegno sperimentale che si è messo in piedi per valutare l'oggetto della ricerca, descritto nel capitolo precedente. Devono essere descritti con precisione i soggetti dello studio, e le metodiche di trattamento o di valutazione. Deve contenere la descrizione degli strumenti di valutazione e gli elementi di outcome. Se qualcuno desiderasse ripetere lo studio, dovrebbe avere tutti gli elementi per verificarlo e reimpostarlo.
  5. Risultati: anche questo è un capitolo sistematico. I risultati devono essere presentati in modo esteso per permettere a chi legge di comprendere il percorso fatto e di trarre le proprie conclusioni in modo indipendente. Devono essere ben descritte, e in modo preciso, le caratteristiche di base della popolazione oggetto dello studio. Deve essere espressa in modo coerente la statistica descrittiva e riportare le analisi statistiche in modo comprensibile e giudicabile da chi legge. E' bene astenersi dalle interpretazioni e dalle considerazioni personali.
  6. Discussione: è il capitolo nel quale si correlano i risultati ottenuti cone le premesse dell'introduzione di cui possono essere o meno la conferma. Devono essere riprese le citazioni, si esaminano le similitudini e le differenze con gli altri studi, si introducono le conseguenze prodotte dallo studio e si sostengono le argomentazioni della tesi. I dati raccolti devono essere valutati con la massima obiettività, onestà e trasparenza possibile e confrontati con le conoscenze della letteratura. Deve essere chiaro l'impatto che la tesi produce sull'argomento oggetto d'interesse; è bene distinguere i risultati forti, in grado di modificare un comportamento/approccio per il futuro e i risultati meno forti che forniscono comunque uno spunto per ampliare la discussione scientifica. Deve essere anche spiegata l'eventuale mancanza di risultati significativi. Anche gli errori o i deficit del disegno sperimentale devono essere messi in discussione, soprattutto per migliorare gli studi futuri. Si possono anche fornire indirizzi per proseguire con lo studio oggetto della tesi.
  7. Bibliografia: deve essere stilata con cura e le citazioni devono essere indicate con precisione nel testo della tesi. Chi legge, infatti, deve poter risalire ai testi originali, consultarli e farsi un'idea propria di quanto è stato citato. La ricerca bibliografica è infatti un punto di riferimento importante anche per chi riprenderà in seguito l'argomento per una ricerca/tesi successiva.

 

[Ultimo aggiornamento: 07/06/2018 10:57:47]